venerdì 3 aprile 2009

La presente proposta di legge si propone come obiettivo quello di valorizzare lo spettacolo italiano attraverso gli ausili finanziari indiretti e ad altri interventi a sostegno dello sviluppo dell’economia dello spettacolo dal vivo.
Tale proposta riconosce lo spettacolo dal vivo, ovvero il teatro, la musica, la danza, il circo e lo spettacolo viaggiante e popolare, quale componente fondamentale del patrimonio artistico e culturale del Paese e dell’interesse della collettività. Leggi la proposta al seguente Link:

http://db.formez.it/FontiNor.nsf/25e21ad7b8f4b7abc12571a9003e5f3c/A15CCF8C276E151CC12572050044752D/$file/colasiospettacolo.pdf

3 commenti:

  1. Ciao Mario,
    sono assolutamente d'accordo con la proposta di legge che ho letto al link,
    vorrei solo aggiungere un paio di idee/consigli a tale proposta:

    Art 7 comma 2/h
    previsione di interventi di agevolazione
    fiscale a favore dei professionisti
    del settore per le spese di vitto e di
    alloggio sostenute nello svolgimento di attivita`
    di spettacolo dal vivo.

    Aggiungerei anche le spese di spostamento, essendo gli spettacoli dal vivo itineranti

    ART. 8. comma 2 a seguire

    Secondo me manca un componente del Consiglio facente parte alle 'associazioni di categoria interessate. da definire.

    Altro
    manca la parte relativa all'eta' pensionabile e ai contributi relativi alla pensione. Da tenere in considerazione l'attivita' logorante per molte figure nprofessionali: fisici per ballerini, udito per fonici etc.
    Stessa cosa per quanto riguarda fondo sociale di disoccupazione.

    Non saprei se inserire nelle categorie anche quella di pittori e fotografi impegnati in mostre itineranti delle loro opere, oltre naturalmente ai pittori di strada che vendano le loro opere in loco.

    Estensione di tali norme anche per spettacoli italiani presentati negli stati interni all'italia quali la repubblica di san marino e citta' del vaticano..

    Oltre allagente di spettacolo sono da inserire i tecnici itineranti dello spettacolo (luci, audio, video, macchinisti teatrali, riggers) in quanto soggetti integrativi dello spettacolo non necessariamente facenti parte delle singole categorie definite. tali soggetti spesso svolgono la propria attivita' nei vari settori gia' descritti, compreso quello circense, forse ad esclusione solo dei pittori e fotografi.

    Altre cooe mi potrebbero venire in mente in seguito

    Italo Lombardo

    RispondiElimina
  2. Ciao a tutti,
    m'e' venuta in mente una cosa che penso sia basilare affinche' la nostra categoria possa lavorare in serenita', gia', perche' la nostra repubblica Italiana e' fondata sul lavoro (e sulla sicurezza e salute, anche psichica).

    La questione di cui voglio parlare e' relativa alla normativa che impone che un lavoratore dello spettacolo abbia l'agibilita' Enpals per poter svolgere la propria attivita' su un palcoscenico. Ebbene, tale agibilita' per un lavoratore autonomo non e' consentito venga autorichiesta o autodichiarata. Cio' pone enormi limiti a quanti non sono scritturati da compagnie teatrali, service, cooperative.
    Nel caso non si abbia questa benedetta agibilita' in caso di un controllo dellispettorato del lavoro, le multe possono essere molto salate, sia per il committente che per il lavoratore.

    E' un po' come se vi fosse un impedimento al voler far svogere l'attivita' a tale lavoratore...insomma, per essere in regola si dovrebbe poter autonomamente dichiarare che si e' li a lavorare e con l'intenzione (e obbligo) di pagare le giuste tasse e avere le giuste e necessarie coperture assicurative.

    Anche a tal proposito ci sarebbe da dire qualcosa, perche' se io vengo a lavorare nel tuo teatro e mi cade in testa un tuo faro, e' giusto che sia tu ad assicurarti (nel caso il faro potrebbe essere del teatro come del service che sta lavorando in quel teatro, quindi occorrerebbero ben due assicurazioni. L'Enpals poi la pago io perche' in tal modo copro le spese sanitarie a carico dello stato, stato di cui io faccio ben parte.
    Allora perche' demandare l'obbligo di apertura della pratica dell'agibilita' ad un ente terzo?

    non so se mi sbaglio, ma io la vedo cosi, dite anche voi la vostra.

    Ciao e buon lavoro

    Italo Lombardo

    RispondiElimina
  3. Si chiama truffa legalizzata, ora anche un ispettore Siae può fare controlli riguardanti l'enpals. La diatriba dell'enpals è abbastanza assurda, escludendo appunto il fatto che da se è alquanto difficile richiederla.. perché un'azienda metalmeccanica (ormai i service audio potrebbero aprire la propria attività dichiarando assistenza agli anziani) che lavora in un cantiere (e che paga già l'inps) dovrebbe anche pagare l'enpals? Un service piccolo come può permettersi tutti questi costi se vuole essere in regola? Sicuramente la proposta è assolutamente utile, ma (secondo me) bisognerebbe cominciare a tartassare anche gli organizzatori (di piccoli e grandi eventi) con multe salatissime se il service o i tecnici chiamati non sono in regola.. e ovviamente controllare. Mi ricordo di un bambino uscito senza scontrino da un bar con un pacchetto di patatine. Un vigile lo fermò e fece una multa a lui e al bar (non mi ricordo quanto fosse). Se per assurdo al bambino fosse stata fatta una multa di mille euro (credo che a quel tempo ci fossero ancora le lire) probabilmente non sarebbe uscito di lì senza scontrino. Ciò che voglio dire è che da un lato tartassare le aziende (o i liberi professionisti) non migliora le cose, in fondo nella nostra vita siamo tutti dei privati. Bisognerebbe un po' avvicinarsi all'australia dove un privato viene controllato per gli acquisti che fa e il nero è più difficile da fare.. ma alla fine siam sempre li, controllo.

    RispondiElimina